I sottoscrittori del Manifesto per il Po hanno indetto una conferenza per illustrare contenuti e obiettivi del Manifesto con una breve cronistoria della sua formazione, sottoscrizione e diffusione, per richiamare aspetti salienti e criticità inerenti lo stato del territorio e le attuali strutture di governo del Po, per avanzare richieste e proposte per l’attività delle istituzioni e delle associazioni volte alla tutela e allo sviluppo del nostro maggior fiume. Informazioni sul “Manifesto” e sulla rete dei sottoscrittori sono disponibili anche sul sito web https://manifestoperilpo1.wordpress.com/. Per la conferenza è stato redatto un Dossier.
La Conferenza prevedeva la partecipazione delle quattro Regioni attraversate dal Po, dei Ministeri interessati, di enti locali, autorità che operano sul fiume e di quanti sono interessati alla sua tutela e al suo sviluppo. Scopo della Conferenza è raccogliere contributi per l’individuazione e il coordinamento delle risorse economiche e di quelle amministrative e per dare concreto avvio a un piano strategico per il Po.
In questa pagina, qui in seguito, è possibile seguire tutta la conferenza.
Sottoscritto da un gruppo di associazioni e portatori di interesse, il Manifesto per il Po intende dare avvio a un percorso di aggregazione e rilancio dell’azione di tutela e valorizzazione del Po e del suo territorio.
Lungo il Po sono già attivi otto parchi regionali e cinquanta aree protette di varia natura. L’intera asta del fiume è inoltre gestita da due istituzioni dedicate: l’Autorità di bacino Distrettuale del Po e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), che hanno competenze in materia di gestione idraulica e ambientale. Il più grande fiume italiano richiede invece un approccio integrato che ad oggi non esiste, come non esiste un soggetto investito della responsabilità del “sistema Po” nella sua interezza e complessità.
La Rete per il Po è aperta a nuove adesioni e raccoglierà contributi sulle condizioni del fiume e del suo territorio, sulle opportunità inespresse di sviluppo, sulle iniziative e sui risultati già conseguiti e quelli da conseguire per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente del fiume.
I risultati di questa attività saranno presentati in una Conferenza alla quale saranno chiamati a partecipare le Istituzioni e nella quale verranno discussi i temi ritenuti indispensabili per avviare la costituzione di un “Parco del Po”.
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«I firmatari del Manifesto formano una Rete per il Po, significativa per gli apporti culturali e scientifici e per l’esperienza che può raccogliere – spiega il presidente di INU Lombardia Luca Imberti, portavoce della Rete per il Po – Lo scopo è imprimere una spinta, sinergica e di supporto alle istituzioni, per dare concrete risposte a un obiettivo largamente condiviso, quale è la tutela e promozione del nostro maggior fiume. In questo senso la Rete configura una modalità in parte nuova di partecipazione civile sui temi dell’ambiente e del territorio per aiutare nuovi modelli di sviluppo sostenibile a emergere e svilupparsi. Attorno al fiume, al suo paesaggio, ai suoi itinerari, possono prodursi e rafforzarsi saperi e conoscenze, possono innescarsi iniziative legate alle culture locali, alla qualità delle produzioni agricole, all’ospitalità, all’enogastronomia, alla promozione turistica, a circuiti di fruizione e di esplorazione organizzati, mettendo a sistema anche iniziative già avviate, a partire dalla profonda consapevolezza delle potenzialità e della contemporanea fragilità dei territori del Po».
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Per info e adesioni: manifestoperilpo@gmail.com