Giovedì 18 Giugno 2016
Sede INU Lombardia – Palazzo delle Associazioni – Sala Conferenze – Via Duccio di Boninsegna 21/23
La validità del metodo che proponiamo consiste nella costruzione di un rapporto univoco e diretto tra una lettura codificata delle destinazioni d’uso del suolo (DUSAF) direttamente utilizzabile nella elaborazione dei Piani e due indici significativi che consentono una valutazione pressochè immediata della qualità ambientale di un territorio. Rilevando sistematicamente l’indice di Valore Naturalistico e l’indice Btc di Biopotenzialità Territoriale rispetto alla diretta corrispondente tipologia di uso del suolo, è possibile ottenere il valore naturalistico e il valore di biopotenzialità come valori medi delle singole particelle che individuano le diverse destinazioni d’uso del suolo secondo il 3° e 4° livello della classificazione DUSAF. Di conseguenza è anche possibile estrarre il valore medio dei due indici riferito a tutta la superficie territoriale oggetto di studio ai fini di una valutazione complessiva del suo valore ambientale e del suo livello di equilibrio ecosistemico. Ciò significa avere la possibilità di esprimere in termini speditivi una valutazione complessiva sulle condizioni ambientali di un dato territorio in termini sintetici e sostanzialmente attendibili, offrendo al pianificatore una informazione fondamentale nelle prime fasi di impostazione del Piano e uno strumento efficiente per gestire un processo virtuoso di tempestive retroazioni tra proposte del DdP e verifiche di sostenibilità.Perché il metodo, in conclusione, offre appunto questo: la possibilità di una immediata valutazione della salute ecologica e del valore ambientale del territorio, allo stato di fatto e allo stato di progetto. Metodo di facile applicazione per ottenere una valutazione condivisa di risultati di valore oggettivo, in quanto basati su una classificazione della destinazione d’uso dei suoli codificata dalla Regione, così comegli indici di Biopotenzialità e di Valore Naturalistico dei suoli.
L. Bisogni, G.Graziani, G. Parolo